Tre Valli Varesine 2023, Ilan Van Wilder resiste ai big! 2° Carapaz, poi Vlasov batte allo sprint Roglic e Pogacar
Ilan Van Wilder sorprende i big alla Tre Valli Varesine 2023. Il portacolori della Soudal – QuickStep coglie l’attimo per anticipare i grandi favoriti con un colpo di mano nel corso dell’ultimo giro. Alle sue spalle gli altri si studiano, con Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) che nel finale riesce a muoversi per prendersi la seconda posizione, mentre Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) regola allo sprint il gruppetto dei migliori, mettendosi alle spalle Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Miglior italiano, unico a reggere il ritmo nel momento decisivo, è Filippo Zana (Jayco-AlUla), settimo.
Il video dell’arrivo
The first Belgian man since Eddy Merckx to win Tre Valli Varesine! 🇧🇪
Ilan Van Wilder beats a field including Primoz Roglic, Tadej Pogacar and Richard Carapaz to claim a stunning win 🥇@IlanWilder | @soudalquickstep | #TreValliVaresine pic.twitter.com/wVIrnjHU9W
— Eurosport (@eurosport) October 3, 2023
Il racconto della corsa
Dopo una prima fase di corsa molto attiva, ma senza che nessuno riuscisse a portare via la fuga nel tratto in linea, l’azione di giornata si forma appena entrati nel circuito, con la prima salita di Montello a fare la selezione. Al termine di una serie di scatti al comando si portano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), Francesco Busatto (Intermarché – Circus – Wanty), Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), Ewan Costiou (Team Arkéa – Samsic), Erik Fetter (Eolo-Kometa), Alessio Martinelli (GreenProject-Bardiani-CSF-Faizanè), Rémy Rochas (Cofidis), Gonzalo Serrano (Movistar Team), Mattéo Vercher (TotalEnergies) e Kevin Vermaerke (Team dsm – firmenich), ai quali prova ad unirsi Natnael Tesfazion (Lidl – Trek). Il corridore eritreo tuttavia non riuscirà mai a rientrare, mentre rapidamente davanti si stacca Vercher, che resta con lui, così come Vermaerke poco più avanti.
Destino simile più tardi anche per Costiou, frenato da una foratura, con i quattro che non riusciranno mai ad avvicinarsi ad un gruppetto di attaccanti che prosegue di buona lena, tenendo inizialmente a distanza u gruppo in cui nessuno sembra voler prendere il controllo. Il vantaggio sale così fino a 5’10” dopo la prima metà di gara, nel corso della quinta scalata del Montello, ma da quel momento il rientro è graduale e implacabile, con anche alcune prime accelerazioni che cominciano a far capire il fermento in gruppo.
Primo a muoversi è Sean Quinn (EF Education – EasyPost) e anche se ha vita breve, la sua azione ha il merito di aprire le danze. Poco dopo tocca infatti al suo compagno Rigoberto Uran provare a cambiare ritmo e in poco tempo i fuggitivi, dai quali perdono contatto Martinelli e Serrano, perdono due minuti. Nella tornata successiva cominciano a muoversi le seconde linee con la UAE Team Emirates che muove una prima pedina come Jay Vine, portando alla creazione di un gruppo di una ventina di unità in cui spiccano Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Ben Healy (EF Education – EasyPost).
Compreso però che questa azione non riesce a guadagnare, Alaphilippe rilancia, seguito dal solo Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers). I due francesi guadagnano inizialmente una ventina di secondi, rientrando e staccando Brambilla nel momento in cui vengono invece raggiunti da Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), ma a quel punto la Jumbo-Visma decide che non si può lasciare spazio, chiedendo a Jan Tratnik di imporre il ritmo. Lo sloveno mette così la parola fine a questa azione, mentre davanti i battistrada concludono per l’ultima volta il circuito corto con un vantaggio di poco superiore al minuto.
Nella discesa del Montello finiscono a terra alcuni uomini, tra i quali Giulio Ciccone (Lidl-Trek), costretto al ritiro, mentre appena si torna a salire è Ben Healy a lanciare una nuova offensiva, che tuttavia ha vita breve. Similmente dura poco un nuovo scatto di Sivakov ma queste accelerazione portano inevitabilmente a crollare il vantaggio, visto che anche i big cominciano ad affacciarsi nelle prime posizioni del gruppo.
L’azione successiva porta la firma di Andreas Kron (Lotto Dstny) e Quentin Pacher (Groupama – FDJ), anch’essa poco proficua, così come la successiva ad opera di Attila Valter ( Jumbo-Visma ) e Chris Harper ( Jayco AlUla ). La Jumbo-Visma tuttavia prosegue con i suoi scatti e manda avanti Wilco Kelderman assieme a Warren Barguil (Arkéa-Samsic). Sono loro i mattatori della fuga, andando a riprendere Busatto e Calzoni, ultimi rimasti al comando, a 28 chilometri dalla conclusione.
Mentre Busatto si sfila, Calzoni resiste, ma intanto in gruppo si comincia a fare sul serio e anche questa azione viene annullata a 13 chilometri dalla conclusione dal forcing di Uran. Alle spalle del colombiano si crea un buco ed è Calzoni a infilarsi, con l’italiano che rilancia ulteriormente mentre Kelderman tira in gruppo. L’azzurro viene così ripreso e partono nuovi scatti con Vlasov che si muove per primo. Pronta la reazione di Tadej Pogacar , seguito ovviamente da Primoz Roglic. Con loro inizialmente restano solo Richard Carapaz ed Enric Mas, con Mike Woods primo a rientrare in seguito ad un rallentamento. Rientrano così anche Filippo Zana (Team Jayco – AlUla), Ben O’Connor (Ag2r Citroën) e Ilan Van Wilder (Soudal – QuickStep).
A scattare quando la strada sta smettendo di salire sono proprio gli ultimi due, con il belga che rilancia e resta da solo a nove chilometri dalla conclusione. Alle sue spalle si guardano ancora, concedendo anche a Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Ion Izagirre (Cofidis) di rientrare, ma soprattutto permettendo al giovane talento belga di guadagnare rapidamente venti secondi. Rapidamente ripresa invece l’azione di Woods, che era andato a riprendere O’Connor. Compreso il pericolo i big provano ad organizzarsi per rientrare sul classe 2000 fiammingo. Pogacar e Roglic sembrano i più decisi, ma si rendono conto rapidamente che ormai è tardi e Van Wilder riesce a guadagnare ulteriore terreno anche nelle fasi iniziali dell’ultimo strappo.
All’ultimo chilometro, con ancora 27 secondi di vantaggio, ormai Van Wilder sa di aver vinto e può cominciare a godersi l’arrivo trionfale, mentre dietro di lui ci prova Carapaz, che stacca tutti per andarsi a prendere la seconda posizione resistendo al ritorno del gruppetto di inseguitori, regolato da Vlasov su Roglic e Pogacar.
Risultato Tre Valli Varesine 2023
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